Recensione: LA MANO DEL DIAVOLO -Robert Bryndza


 


SCHEDA LIBRO: 

  • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori; 4° edizione (6 febbraio 2024)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 288 pagine
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TRAMA
Mentre è in ospedale dopo essere quasi annegata, l'investigatrice privata Kate Marshall stringe amicizia con Jean, un'anziana signora ricoverata nel suo stesso reparto. Durante la degenza, Jean le racconta che undici anni prima il suo nipotino Charlie è scomparso durante una vacanza in campeggio. Una volta uscita dall'ospedale, Kate decide di indagare sul caso e aiutare la sua nuova amica a scoprire finalmente la verità. Insieme al fidato Tristan, la detective comincia a ripercorrere gli eventi che hanno preceduto la notte della scomparsa di Charlie, ma più guarda da vicino, più si rende conto che Jean non le ha raccontato tutto: nel suo passato c'è un segreto, qualcosa che potrebbe aver messo in pericolo il nipote. Che cosa è successo davvero a Charlie? È stato rapito? O forse è scivolato bel Devil's Way, il sinistro impetuoso fiume che scorre vicino al luogo della sparizione? Solo una cosa sembra certa: la risposta giace sepolta nel passato della famiglia del piccolo...



Recensione: Io amo la sagacia investigativa di Kate e amo la sua determinazione, forza che impiega per risolvere i casi che le propongono. Robert Bryndza per me resta sempre sinonimo di garanzia quando voglio leggere un bel giallo, quando apro un suo libro vengo catapultata nella lettura senza riuscirmi a fermare, perchè le sue storie sono molto ben scritte. L'investigazione è sempre affascinante, proficua e si combacia perfettamente alla vita non ispettiva della protagonista insieme al suo collaboratore Tristan. Questo romanzo è stato sorprendente anche se verso il finale si intuisce la direzione che prende, ma ogni passaggio conduce alla risoluzione del caso mostrandoti sempre le storie a 360 gradi, nella loro interezza. Omicidi irrisolti e storie sospese trovano la loro pace, la loro risoluzione questa volta anche con un po' più di amaro, perchè non tutto va sempre bene, come speriamo. 

Non vedo l'ora che in Italia arrivi l'ultimo romanzo di Robert! 

  (5 su 5 ) 


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