SCHEDA LIBRO:
- Editore : Neri Pozza
- Data di pubblicazione : 6 settembre 2022
- Lingua : Italiano
- Lunghezza stampa : 352 pagine
- Link di acquisto: AMAZON
TRAMA: «Vedo ancora quelle minuscole dita di neonato e cerco di capire se siano diventate le dita di un assassino». Il mondo di Lilach Shuster sta crollando. Tutto è cominciato il giorno in cui un uomo afroamericano armato di machete è entrato nella sinagoga riformata di Palo Alto e ha versato il sangue di innocenti. Lilach pensava di avere tutto: una casa con piscina nel cuore della Silicon Valley, un marito di successo, un impegno nel volontariato e la sensazione di vivere in un luogo dove non è necessario difendersi sempre, come nel loro paese d’origine, Israele. La vita sotto il sole carezzevole della California non aveva nulla a che vedere con quella condizione di allarme permanente in cui sono nati Lilach e suo marito Michael, ma in cui non volevano crescere il loro figlio Adam. Dopo i fatti di Palo Alto, quella sensazione di pericolo è tornata, come se fosse sempre stata lì. La preoccupazione per Adam, quell’adolescente introverso e gracile come un uccellino, è diventata ansia protettiva, terrore per la sua incolumità. Ogni sera Lilach scruta il volto del figlio in cerca di uno spiraglio in quel guscio che lo racchiude, con la domanda inespressa tra le labbra: cosa hai fatto, figlio mio, nelle lunghe ore in cui siamo stati separati?
Poi una sera, a una festa, un compagno di scuola di Adam, Jamal Jones, muore e c’è chi pensa che sia stato lui a ucciderlo. Sui muri della scuola compaiono scritte antisemite che lo accusano. Lilach non sa più chi è suo figlio, ma teme di conoscere più di un motivo per cui Adam avrebbe voluto uccidere Jamal.
Poi una sera, a una festa, un compagno di scuola di Adam, Jamal Jones, muore e c’è chi pensa che sia stato lui a ucciderlo. Sui muri della scuola compaiono scritte antisemite che lo accusano. Lilach non sa più chi è suo figlio, ma teme di conoscere più di un motivo per cui Adam avrebbe voluto uccidere Jamal.
Recensione: Leggere questo libro è stata una riscoperta dei miei dubbi esistenziali, come madre ma anche , molto più in generale, come persona. "Dove si nasconde il lupo" forse sarebbe più completo se al titolo si aggiungesse un grande punto interrogativo. Perchè è proprio questo che dobbiamo chiederci: dove si nasconde il lupo? E quanto ci è vicino? E' negli occhi di nostro marito? Di un amico o di un vicino di casa? E' nostro figlio il lupo? O lo siamo inconsapevolmente noi? O lo siamo diventati perchè la vita ci ha messo a dura prova? La narrazione è fluida e scorrevole, anche se in alcuni punti l'ho trovata leggermente insidiosa. Una madre si ritrova a guardare suo figlio con occhi differenti. Il suo bambino è un adolescente che si trova ad affrontare le insidie della sua età e man mano che scava nella vita del figlio vengono alla luce situazioni, emozioni e storie di cui non era a conoscenza. Da un attentato a un incidente, da un incidente a un omicidio; Lilach, Michael e Adam si trovano costretti ad affrontare razzismo, pregiudizi, paure e sospetti, in una Palo Alto che fino a quel momento era un posto, una comunità sicura e tranquilla. Lilach però, più di tutti, deve misurarsi con le sue angosce, con i suoi dubbi di madre e moglie. Si ritrova a scovare quel lupo. E alla fine a un passo dalla verità , il lupo esce dal suo nascondiglio, o quanto meno sembra che sia così. Ma non è forse nascosto in ciascuno di noi? Il lupo non è forse la società stessa in cui viviamo?
Il ritmo è calzante e la lettura risulta coinvolgente, profonda e a tratti ispiratrice.
✐✐✐✐✐ (5 su 5 )

