7 Blog per un Autore: THOMAS MADINELLI

 



Buongiorno amici di penna! Come state? Qui procede tutto un po' a rilento, ma va bene così! Per il nostro appuntamento settimanale, ospitiamo per la rubrica "7 Blog per un Autore" Thomas Madinelli con il suo "Il buio del collegio" .Una storia davvero interessante.


Ecco la trama. 


TRAMA: La corsa sul terrazzo e poi il buio.
È questo l’incubo ricorrente che, dal giorno del ricevimento della lettera invito al centenario dell’istituto dove è cresciuta, ogni notte assale Angela, riportandola con la memoria al primo giorno di primavera di sessanta anni addietro, sconvolgendole di colpo la serenità quotidiana.
Tutto frutto della sua fantasia?
Per la nostra casalinga è giunto il momento di scoprire cosa il suo passato le ha celato.
Sarà la determinazione di suo figlio Pietro, al quale con coraggio si confida, che la riporterà a varcare il
portone e a farsi abbracciare nuovamente dalle gelide e spettrali mura del collegio.

Segreti inconfessati e la misteriosa scomparsa di una suora mostreranno ai due i lati più oscuri
dell’avidità di potere che non conosce morale e rispetto per nessuno.





Nota dell’autore:
Il libro trae ispirazione dai racconti di mia mamma sul suo passato in collegio, per questo motivo la prima parte, appositamente, vuole ricordare e raccontare di questi episodi. Alcuni rispecchiano quasi fedelmente gli avvenimenti altri sono romanzati. Una seconda parte propende per l’indagine dilettantistica e una terza parte va a conclusione con la risoluzione del mistero.

Ecco la nostra intervista. 

L’ambientazione

Raccontaci la scelta dell’ambientazione e forniscici un’idea con delle immagini che accompagnano la descrizione

La scelta dell’ambientazione, essendo il libro tratto dai ricordi di mia mamma e dal suo trascorso in collegio nel dopo seconda guerra mondiale, diciamo che è stata abbastanza semplice. Un collegio alla periferia della città, la casa in cui abitano i miei genitori, il negozio di un calzolaio, un fiorista e un cimitero sono i luoghi principali e centrali alla narrazione degli avvenimenti. Ho allegato alcune immagini che possono ben rappresentare l’ambientazione in cui ci troviamo.
Una prima immagine rappresenta le povere vie della città nel dopoguerra attraverso le quali mia mamma fu condotta in istituto.

Le mura di un collegio a rappresentare il luogo dove per ben 5 lunghi anni ha vissuto al suo interno. La camerata dove tutti i bambini di pari età andavano a dormire, mia mamma essendo la più piccola, e unica di 5 anni, dormiva da sola in una specie di sgabuzzino con una suora a sorvegliarla. 



Furono più i pianti che i dolci sogni. La terrazza con le lenzuola stese al vento dove mia mamma Angela con la sua amichetta Margherita andò di nascosto a giocare. 

Quel giorno e su quella terrazza Margherita sparì e di lei non si seppe più nulla.

 

Un cimitero, dove Angela con il figlio Pietro si troverà ad indagare camminando fra le tombe e leggendo i nomi posti sulle croci in legno.

 Per finire, due scarponcini simili a quelli che indossava mia mamma al suo ingresso in collegio, a rappresentare il negozio del calzolaio dove le indagini condurranno, con molta sorpresa, ad una svolta i due investigatori fai da te.