Buongiorno amici di penna !
Come ogni martedì, intervistiamo Alessandro Del Gaudio che ci parla dell'ambientazione della sua ultima fatica letteraria "Sporchi mondi incantati".
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TRAMA: Bronson Joy e la sua indagine per scoprire l’origine di uno sterminato continente urbano; Ptah che sotto mentite spoglie nasconde la sua natura divina e cerca di stanare il terribile flagello che sta sterminando la sua stirpe; Fulvio Fox, fotoreporter impiccione che, come il protagonista di un noto telefilm, cerca di far luce su inspiegabili eventi in una Torino ai confini della realtà; Aran Spiridiano, detective alla omicidi di Grandeburgo incaricato di scovare l’origine di un morbo che miete vittime in uno dei quartieri più ricchi della città… sempre che di morbo si tratti; abbiamo poi Penny Loo, che si mette sulle tracce di uno spietato violentatore di prostitute e finisce per imbattersi in un misterioso venditore di liquori dai curiosi tratti albini; Fedor Kushinskj, ispettore di polizia chiamato a liberare il palazzo privato di un ricco funzionario dalla presenza di un fantasma, in una Bisanzio del futuro che orbita nello spazio profondo; e infine Zac Lander, che in una Roccabruna onirica si reca a un concerto jazz per incontrare un amico e si imbatte nel suo peggior nemico.In questa antologia di racconti Alessandro Del Gaudio conduce i suoi lettori in un vero crocevia di storie dell’immaginario, regalando dettagli inediti dei mondi in cui ha ambientato i suoi romanzi più acclamati e svelandone di nuovi. I protagonisti, questa volta, sono dei detective alle prese con indagini irrisolte, i quali oltre che affidarsi alla logica e all’intuito dovranno cominciare a mettere in discussione le loro più ferree certezze e credere che proprio le ipotesi più incredibili risultano essere, a un più attento esame, le uniche possibili.
Ecco la nostra intervista.
Essendo Sporchi mondi incantati un’antologia in stile hardboiled, tutti i
racconti sono ambientati in grandi città. Va però precisato che ogni storia si
svolge in una città diversa, ciascuna delle quali è, al contempo, ambientazione
di almeno uno dei romanzi che ho scritto dal 2018 a oggi.
Buon anno, Urbania! È ambientato in un vero e proprio continente urbano
creato dalle più grandi città del mondo, attaccate tra loro come tessere di un
mosaico. Ogni città ha un codice, alcuni dei quali sono specificati nel
racconto, e rappresenta un distretto governato autonomamente.
Apopi e Mulder sono gli unici due racconti ambientati a Torino, quindi nella
stessa città. Parliamo, tuttavia, di una Torino magica, esoterica, in cui
all’oscuro dei cittadini maghi, dei e demoni si aggirano indisturbati, cercando
di tenere segreta la loro identità.
Ci incontreremo solo di notte ha come ambientazione un’altra grandissima
città, l’isola-stato urbana Grandeburgo, dove ogni quartiere è a sua volta una
città a sé e ha caratteristiche proprie. Abbiamo città più tradizionali con
grattacieli, caserme, università, e altre incredibili, sorte in cima a un
ghiacciaio o sotto la superficie del mare. In particolare, questo racconto è
ambientato nel quartiere di Augusta, con strade larghe e rettilinee, piazze
belle e eleganti.
Poi abbiamo Il venditore di sidro, con la fumosa e grigia Lumbert Town, una
città portuale soffocata dai fumi delle fabbriche, celebre per le locande più
sporche e per i più efferati delitti. Jack lo Squartatore ci si sarebbe volentieri
trasferito.
Ne La stanza di Kasja, invece, ci spostiamo nello spazio, su una stazione
orbitale che ricorda Istanbul, divisa da un Bosforo che si affaccia sul vuoto
cosmico.
Rhum Cooler, infine, si svolge a Roccabruna, anche questa città di cui ho già
parlato in altri miei romanzi. È una grande metropoli che ricorda in parte
Edimburgo e in parte Atene, sormontata da una rocca in cima a una collina.
In questo racconto assume atmosfere più surreali, in cui al protagonista
capitano esperienze metafisiche e inquietanti, e persino il paesaggio sembra
mutare in modo paradossale.