Le manovre dei becchini verranno scandite dalla voce di Tonyilcustode, uomo schivo e misterioso, che racconta il vissuto di ognuno di loro. Ma come può, l'anziano custode, conoscere gli spaccati di vita di persone morte da tanti anni? È un mistero che Diamante scoprirà e nel quale verrà coinvolta attraverso i sogni, dove coloro che "furono" torneranno a ringraziarla. Ma non saranno solo "loro", coloro che furono, a tornare nella quotidianità della fioraia, ma anche la storia di un antico amore, con un destino che si intreccerà alla sua vita.
Recensione: Un romanzo delicato e profondo, a tratti molto toccante ed emozionante. La penna di Ariela ha narrato non solo la storia di Diamante, giovane fioraia, ma le storie dimenticate e non dimenticate (grazie a Tony) di chi non c'è più da tempo. Nella narrazione non mancano momenti di leggerezza e ilarità che rendono la lettura piacevole sotto tutti i punti di vista. Questo non è un romanzo triste, anzi, è un romanzo di vite, di amore, di rinascita. E' stata una lettura coinvolgente e delicata, scorrevole e fluida. Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi , ben costruita e delineata.
Libro straconsigliato!
✐✐✐✐✐( 5 su 5)