Recensione: UN CALICE COL MORTO di Roberto Monti

 


TRAMA Un calice col morto è il terzo romanzo di Roberto Monti, un giallo ambientato nell’Oltrepò pavese, in un piccolo paese che è anche una comunità i cui abitanti si sostengono l’un l’altro e per questo l’economia dell’intero borgo dipende da tutti. Un’azienda vinicola è il fulcro di questa micro economia e la festa annuale del paese è il culmine del lavoro di un anno. Ma un omicidio rompe gli equilibri e dalle indagini del commissario Tortoriello emerge subito un’intricata rete di dissapori fra i compaesani. Un giallo avvincente, nello stile dell’autore che ci ha abituati a stupirci con la complessità della serie "I delitti di Tap Town". Un intreccio agreste che ruota attorno al vino, dove l’assassino può indossare i panni di chiunque e gli scheletri sono ben nascosti nell'armadio. Si sa, sono tanti i luoghi in cui può avvenire l'impensabile, ma la penombra delle luci notturne come l'oscurità della notte sanno sempre fare la differenza





SCHEDA LIBRO:

  • Editore ‏ : ‎ Horti di Giano (16 settembre 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 160 pagine
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 979-1280144256

Link di acquisto: AMAZON


Considerazioni personali : Un giallo avvincente. L'ho letto con voracità perchè ti tiene incollata. Ben scritto, coinvolgente. Un pagina tira l'altra. Non posso svelarvi troppo ma posso assicurarvi che questo romanzo vi stupirà, vi piacerà. E' il primo libro che leggo dell'autore, nonostante ne abbia già pubblicati altri. Scrittura lineare, fluida; bella quadratura dei personaggi, un'ambientazione ben delineata, che ti permette di sentirti del posto anche tu. Sono rimasta davvero colpita.