Recensione: A CHE GIOCO GIOCHIAMO? di Madeleine Wickham (nota come Sophie Kinsella)

 

Buongiorno amici di penna,

la recensione di oggi è del romanzo firmato Madeleine Wickham, meglio nota come Sophie Kinsella, conosciuta in tutto il mondo per la serie di romanzi "I LOVE SHOPPING"e tanti altri libri di successo come "Sai tenere un segreto?" , "Ti ricordi di me?", "La ragazza fantasma" e tanti altri. 

Oggi però vi parlo di " A che gioco giochiamo?"



TRAMA: È stato Patrick ad avere l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e relax. Non vede l'ora di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di consulente finanziario. Ma alla bella moglie Caroline non ha rivelato il vero motivo di questa riunione a cui tiene così tanto. Caroline è una donna senza peli sulla lingua che conosce bene il caro maritino, quindi non si fa certo problemi a dire la sua in merito a questa iniziativa. È ben contenta di accogliere Stephen e Annie, i vecchi vicini di casa con qualche problema finanziario, un po' meno di vedere l'arricchito Charles e la sua aristocratica moglie Cressida, ed è scontentissima di dover avere a che fare con il competitivo e pedante Don, cliente di Patrick, e la sua sciocca figlia Valerie. Quando le quattro coppie si riuniscono, sembra già chiaro chi siano i vincitori e chi i vinti nella vita. Ma nel momento in cui la prima palla viene lanciata oltre la rete l'impeccabile campo da tennis in erba diventa teatro di qualcosa di molto diverso da un piacevole torneo fra amici. Ha inizio infatti una due giorni di ripicche, scenate e rivelazioni, culminante nell'arrivo di un ospite inatteso che sovvertirà completamente gli equilibri...




Considerazioni personali: Il romanzo non decolla come la Wickham ci ha abituati, anche a livello di ironia e ilarità non mi è apparso il suo solito stile. Mi è dispiaciuto molto che il libro non mi abbia convinto così tanto, anche perchè la storia è partita piuttosto bene e ha dimostrato un forte potenziale che però nel finale si perde un po'. La narrazione non ha un ritmo calzante e sembra un po' "sofferente", almeno questa è stata la mia percezione. E' il primo libro di una delle mie autrici preferite che mi ha un po' delusa. Ve lo consiglio? Onestamente nì. Non mi ha convinta tantissimo.