7 Blog per un Autore: Loris Fabrizi

Buongiorno amici di penna, oggi per la rubrica 7 Blog per un autore , vi presento il romanzo di Loris Fabrizi , L'ora della scimmia .





Questa è la cover


TRAMA: “Ti ripeti che un giorno verrà il tuo momento, la tua ora, ma nell’era degli uomini vuoti non verrà mai l’ora della scimmia!” Alle soglie dell’età adulta, Lolo commette un errore, un piccolo furto, le cui conseguenze sembrano condurre alla morte di un uomo. Decide così di andarsene, fugge dalle accuse che lo vogliono colpevole, dal giudizio degli adulti, da un posto e da una vita che non riconosce più come suoi. Abbandona la comunità di nomadi che lo ha accolto quando era un bambino senza passato e senza futuro e abbandona Rasnia, la ragazza per cui farebbe qualsiasi cosa. La fuga lenta e senza meta di Lolo lo porta alla scoperta dell’indifferenza, dell’ipocrisia, dell’illusione e degli altri vincoli mentali ed emotivi che l’umanità pone a sé stessa per paura. Attraverso incontri occasionali e situazioni in apparenza ordinarie impara a vedere oltre il Velo che ricopre la realtà e ne mistifica l’aspetto per volere di Nahel e dei suoi uomini vuoti, che fin dagli albori della civiltà si operano per diffondere la Grande Menzogna e celare agli uomini il loro vero potenziale, meraviglioso e distruttivo allo stesso tempo...

Ecco la nostra intervista

L’ambientazione

AMBIENTAZIONE + IMMAGINI
Raccontaci la scelta dell’ambientazione e forniscici un’idea con delle immagini che accompagnano la descrizione.

L’ambientazione in cui si svolge “L’ora della scimmia” è una realtà moderna ricalcata grosso modo sull’Italia dei nostri giorni, “ridotta” per acuirne al massimo gli aspetti simbolici. I luoghi in cui si muovono i protagonisti sono la Città, la Capitale, il Paese, e così il Palazzo del Governo, la Piazza del Popolo, la Stazione Centrale ecc. senza specificare nomi e posizioni. A questa realtà quotidiana e sensibile, se ne interseca una seconda mitica e allegorica, i cui luoghi sono concetti ideali trascritti come locuzioni, per cui i personaggi si trovano ad agire nel Cuore della Rivolta, nel Via-Vai, nella Torre d’Avorio ecc. e con oggetti metafisici descritti nelle loro interazioni empiriche, concretizzati, diciamo. Entrambi i livelli vivono di archetipi e di modelli, esagerando e rendendo esplicito il principio secondo cui tanto più la realtà in cui si è immersi è complessa e polidimensionale, tanto necessita di una semplificazione bidimensionale per essere interpretata. Su questo tipo di semplificazione si basa il controllo delle masse esercitato dai “cattivi” (a proposito di bidimensionalità…) della storia.Non ci sono vere e proprie magie, nel libro, le cose strane che avvengono (e ne avvengono diverse) sono solo la descrizione di ciò che accade quando l’allegoria si fa realtà, o quando la realtà quotidiana prova a interagire con verità che eccedono i parametri di interpretazione disponibili.





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