Viso scarno, occhi lucidi che bramano vita, ma si chiudono per la stanchezza di una malattia subdola.
Si insinua nella mente come un tarlo e scava.
E scava, e scava, fino ad arrivare al cuore.
Resta lì.
E mentre il corpo si consuma tanto da ridursi a poche ossa, la vita scivola lentamente via e le labbra si schiudono per un ultimo bacio di addio.
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