L'altra te






E che a un certo punto ti stanchi…Sei sola contro i mulini a vento e hai ceduto. Sei stanca di lottare contro tutti: le persone, i pregiudizi, il destino, la solitudine, i tuoi pensieri, le tue angosce. Sei stanca di vedere come va il mondo, delle ingiustizie, del razzismo, della superficialità. Sei stanca di te stessa, perchè lo sai come sei. Sai che sei sempre in pena, sei sempre pronta per tutti. Pronta ad ascoltare, aiutare, amare, consolare, capire, abbracciare, sostenere, incoraggiare. Sei pronta. Indipendentemente da quello che provi, da quello che ti succede. Indipendentemente dal tuo umore.

Sei lì.

Ci sei. Come se non fosse importante nient’altro. Eppure quando cadi e hai bisogno di una parola di conforto, di una mano che ti sorregga, di un abbraccio per sentirti amata, non c’è nessuno. Il vuoto ti circonda. E ti chiedi perchè. Ti chiedi perchè tu ricordi delle promesse fatte, delle parole dette, dei consigli dati, delle lacrime che hai asciugato, e gli altri non ricordano nemmeno di averti detto che quel film lo avrebbero visto al cinema con te. Ti chiedi come sia possibile che tu metta gli altri al primo posto e gli altri non ti considerano nemmeno tra i primi dieci .

E’ così tremendamente triste. E ingiusto. A un tratto, cambi le regole. Diventi tu la persona più importante del tuo universo e gli altri si meravigliano. Nel momento in cui si rendono conto che non ci sei, ti rimproverano. Diventi cattivo, insensibile, egoista. Nessuno, però, ricorda quello che non ha fatto.