Il mio problema è che sono trasparente. Sono uno di quei tipi a cui si legge tutto in faccia; le espressioni sono un quadro dipinto che parla da solo. Se sono triste, arrabbiata, delusa, infastidita, felice è tutto limpido.
Lo vedete.
Non sono in grado di nascondere le emozioni e questo mi ha reso spesso vulnerabile, perchè la mia sensibilità, altro mio problema, mi ha fatto incassare molti colpi dolorosi. Non tutti sono in grado di comprendere quanto delle parole dette in un certo modo possano ferire e se magari io conto fino a dieci prima di parlare, gli altri, se devono ferirti lo fanno, semplicemente perchè lo vogliono. Il mio tipo di trasparenza mette in difficoltà.
Me stessa, ovviamente. Mi mette sempre in una posizione di inferiorità rispetto agli altri.
Sono il tipo che si lamenta apertamente se qualcosa non va.
Sono il tipo che non maschera se una situazione l’ha fatta soffrire. Sono il tipo che se ha litigato con il fidanzato chiama un’amica e si sfoga.
Sono il tipo che se ha avuto una giornata storta a lavoro brontola tutto il giorno e magari ne parla per ore.
Sono il tipo che se ha vissuto un’emozione inaspettata e felice la condivide con tutti.
Penso che sia sbagliato essere così, perchè la maggior parte delle persone tiene per sè tutto: giornate storte, emozioni entusiasmanti, baci inaspettati, brutte notizie… E forse va bene così. Essere trasparenti significa essere esposti perchè proprio quelle persone che non esternano sono i primi giudici della tua vita. Giudicano tutto.
Guardano tutto.
Pur non sapendo che quello che loro percepiscono, vedono, ascoltano è solo la punta di un iceberg, perchè in fondo tutte le trasparenze hanno i bordi un po’ torbidi. Ciò non toglie che nessuno dovrebbe tuffarsi nelle acque altrui e sputare sentenze. Le mie emozioni sono mie. Perchè io sono così… perchè il trascorso della mia vita mi ha resa tale e gli anni a venire mi cambieranno ancora. Siamo in costante trasformazione.
Queste trasparenze, tuttavia, mi rendono un bersaglio facile e forse dovrei imparare a essere una persona più buia.
Lo vedete.
Non sono in grado di nascondere le emozioni e questo mi ha reso spesso vulnerabile, perchè la mia sensibilità, altro mio problema, mi ha fatto incassare molti colpi dolorosi. Non tutti sono in grado di comprendere quanto delle parole dette in un certo modo possano ferire e se magari io conto fino a dieci prima di parlare, gli altri, se devono ferirti lo fanno, semplicemente perchè lo vogliono. Il mio tipo di trasparenza mette in difficoltà.
Me stessa, ovviamente. Mi mette sempre in una posizione di inferiorità rispetto agli altri.
Sono il tipo che si lamenta apertamente se qualcosa non va.
Sono il tipo che non maschera se una situazione l’ha fatta soffrire. Sono il tipo che se ha litigato con il fidanzato chiama un’amica e si sfoga.
Sono il tipo che se ha avuto una giornata storta a lavoro brontola tutto il giorno e magari ne parla per ore.
Sono il tipo che se ha vissuto un’emozione inaspettata e felice la condivide con tutti.
Penso che sia sbagliato essere così, perchè la maggior parte delle persone tiene per sè tutto: giornate storte, emozioni entusiasmanti, baci inaspettati, brutte notizie… E forse va bene così. Essere trasparenti significa essere esposti perchè proprio quelle persone che non esternano sono i primi giudici della tua vita. Giudicano tutto.
Guardano tutto.
Pur non sapendo che quello che loro percepiscono, vedono, ascoltano è solo la punta di un iceberg, perchè in fondo tutte le trasparenze hanno i bordi un po’ torbidi. Ciò non toglie che nessuno dovrebbe tuffarsi nelle acque altrui e sputare sentenze. Le mie emozioni sono mie. Perchè io sono così… perchè il trascorso della mia vita mi ha resa tale e gli anni a venire mi cambieranno ancora. Siamo in costante trasformazione.
Queste trasparenze, tuttavia, mi rendono un bersaglio facile e forse dovrei imparare a essere una persona più buia.