Buongiorno amici di penna e ben trovati! In questo martedì mascherato, tra coriandoli e piazze in festa, ci apprestiamo a concederci un momento di relax, per presentarsi la prima intervista del mese di Marzo, della rubrica "7 Blog per un Autore".
Ospite di oggi è Maria Serena Cavalieri, con il suo "Il caso Lady Oscar" .
Genova, 1984. Nel cuore storico della città, tra vicoli misteriosi e antiche leggende, si snoda una vicenda intrisa di segreti.
Francesca, conseguita la laurea, inizia a lavorare alla Torre di Giano, una casa editrice specializzata in storia locale. L’accoglienza di Eleonora, ex cantante lirica con una passione per la Wicca e Gabriele D’Annunzio, la catapulta in un mondo affascinante e oscuro. Le affida una ricerca su Gasparo da Salò, liutaio del Seicento, ma durante l’indagine Francesca scopre qualcosa di ancor più inquietante: le memorie di Antonio Bosio, un libraio veneziano negromante. Il mistero si infittisce quando, dopo la festa di Halloween, Eleonora viene trovata morta con addosso un costume da Lady Oscar. Quello che sembra un tragico incidente si rivela presto un omicidio.
I carabinieri Celesti e Imbesi si trovano di fronte a un enigma intricato. E la storia si complica ulteriormente quando le leggende genovesi prendono vita, e i confini tra passato e presente si fanno sempre più labili. Chi ha davvero spinto Eleonora giù per le scale? Cosa si cela dietro le apparenze dei personaggi coinvolti?
Si narra la storia di una vecchia signora, piccola e gentile, che si aggira nel centro storico di Genova, chiedendo ai passanti istruzioni per ritrovare la sua casa in Vico dei Librai. Ma di questo vicolo, oggi, nessuno sa darle notizie. Perché non esiste più.
Ecco l'intervista.
L’ambientazione
Raccontaci la scelta dell’ambientazione e forniscici un’idea con delle immagini che accompagnano la descrizione
Il mio romanzo “Il caso Lady Oscar” è ambientato a Genova, la città dove sono nata e dove ho
vissuto fino ai 30 anni. Durante la stesura non ho mai avuto dubbi sui luoghi scelti perché la città di
mare che io amo tanto è parte integrante delle vicende raccontate, quasi fosse anche lei una
protagonista imprescindibile.
In particolare, i personaggi si muovono nel Centro Storico tra vicoli (in
genovese si chiamano “Caruggi”) e strade ricche di storia. Quante volte ho immaginato ad esempio il Palazzo Ambrogio di Negro (dove ho ubicato la casa editrice “La Torre di Giano”) che esiste realmente e si trova proprio in piazza Banchi.
Quante volte ho visto le mie protagoniste, con il potere dell’immaginazione, mentre attraversavano a piedi via San Vincenzo e compravano un pezzo di focaccia dal panificio. Ma c’è un vicolo in particolare che si chiama “Vico dei Librai” che non ho trovato su nessuna cartina: esso infatti non esiste più, è stato spazzato durante i terribili bombardamenti della seconda guerra mondiale. Anche questo luogo però entrerà nella vicenda.
Ma non c’è solo Genova nel mio romanzo ma anche Gardone Riviera sul Lago di Garda perché qui si trova il Vittoriale degli Italiani, la casa in cui visse e morì Gabriele D’Annunzio. A questo borgo lacustre sono molto affezionata perché ci ho trascorso tante estati della mia giovinezza.
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