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"Era una moltitudine, un fragore sommesso che
albergava sui rami dei sempreverdi e rimbalzava in un frullio inquieto,
nevrotico, insinuante. Quasi gli alberi parlassero. Il bosco pareva vivo.
E pronto a divorarla."
I sette
corvi è un romanzo gotico, thriller, dalle vesti nere e profonde che ti avvolge
e coinvolge. La montagna , il bosco e la natura sono parte integrante della
narrazione. E' risultata essere una ambientazione protagonista ed essenziale
del romanzo, che permette al lettore di entrare nello spirito della storia. La
descrizione dei paesaggi che circondano il paese ne cela i misteri. Infatti, il
luogo in cui si vive custodisce i segreti e le virtù dei suoi abitanti e nel
romanzo troviamo questo: leggende narrate e sepolte, doppie vite e paure
ingoiate.
Quanto
influisce la natura nella nostra vita ? Quanta differenza c'è tra chi vive in
città e chi vive in luoghi più naturali tra mare e montagna? "Quanta"
forse non è stimabile, ma sicuramente tale differenza è tangibile. Gli uomini
di città vivono mordendo il tempo, rincorrendolo in ogni dove; gli abitanti di
paesi raccolti tra le montagne, così come chi vive circondato dal mare, del
tempo ne fa virtù: i ritmi sono lenti, la fretta non c'è. Una montagna innevata
ci riempie gli occhi di magia e attesa; così come un bosco nel pieno della
primavera, rigoglioso e verde che desta pace e serenità.
"La montagna era proprio quello, dopo
tutto: un rifugio e uno scrigno, in grado di celare alla vista, attraverso le proprie
cortine di roccia, qualsiasi cosa."
In fondo, non rappresenta proprio questo? Un abbraccio rassicurante in cui
scaldarsi nei momenti di sconforto o un riparo in cui nascondersi quando si è
in difficoltà? La natura , inevitabilmente, giova sulla nostra salute
soprattutto mentale e spirituale. Siamo soliti fuggire dallo stress quotidiano
e rifugiarci in posti verdi in cui ricaricare le energie, perchè abbiamo
bisogno di respirare aria pulita, di ricollegarci con il nostro io interiore, e
fare pace con i nostri malumori.
Io personalmente vivo circondata dal mare, ma ho la fortuna di avere boschi
e montagne da poter raggiungere e nei miei momenti di sconforto ho sempre
indossato scarponcini e scalato qualche vetta. Dall'alto vedi tutto in modo
diverso, non solo il posto in cui vivi, ma e soprattutto, la parte più
vulnerabile e vera di te, le tue paure e difficoltà e mentre scali, nonostante
la fatica, il dolore, pensi solo a quanto sarà bello fermarsi a riposare e
sentire il canto degli uccelli, il profumo del bosco, e la pace che ti
circonda.
Ma se la montagna è tua nemica, cosa potrà mai capitarti?
Vide di fronte a sé le
cime innevate delle Alpi. E pensò che, benché non fossero le montagne più
famose, le Dolomiti – che pure stavano per la gran parte proprio nella
provincia di Belluno – avevano un loro fascino plumbeo. Di più: erano
minacciosamente sublimi. E poi in quel luogo sperduto c’era qualcosa di
primitivo e ancestrale, che se da un lato gli metteva i brividi, dall’altro lo
teneva avvinto a quelle visioni aspre e forti. Pareva che l’uomo non fosse
riuscito a scalfire quei luoghi, e in quell’angolo estremo del Veneto si
respirava un soffio autentico d’eterno, poiché, ne era convinto, le pareti
delle Alpi erano un inno di pietra al cielo.
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