7 Blog per un Autore: MARTINA SPURI


Buongiorno amici di penna. 

Eccoci con il nostro consueto appuntamento del martedì. 




L'intervista di oggi è a Martina Spuri, per il suo romanzo PLANT ASTERION .




TRAMA

«Noi siamo figli senza padre, adottati da un Plant che non ha la forza di sostenerci e di amarci. Per loro, le nostre vite non hanno importanza. Le nostre paure, le nostre gioie, i nostri amori. Niente ha importanza».

La vita artificiale degli abitanti del Plant Asterion, una struttura verticale dove sopravvive ciò che resta dell’umanità dopo una catastrofe climatica, viene sconvolta da un attentato.
Da quel giorno Pascal, avvocato, riservata ma curiosa, e suo fratello Stan, al servizio delle forze dell’ordine ma irriverente e ostinato, si trovano ogni giorno a mettere più in discussione la loro vita di routine in quella “società perfetta”; nel frattempo, il ripetersi degli attacchi terroristici squarcia sempre più il velo che protegge i misteri dietro il Plant Asterion, chi lo controlla spietatamente, chi vi oppone resistenza e chi vuole sovvertire l’ordine costituito a costo di sacrificare ogni cosa…
Cupo, inquietante, carico di suspense e colpi di scena, il romanzo d’esordio di Martina Spuri appassionerà i lettori di fantascienza distopica, ma troverà pane per i suoi denti anche chi cerca un thriller coinvolgente con un messaggio di fondo netto e coraggioso.


 L’ambientazione

AMBIENTAZIONE + IMMAGINI

Raccontaci la scelta dell’ambientazione e forniscici un’idea con delle immagini che accompagnano la descrizione.

Ambientare la storia in una palafitta sospesa nel cielo mi sembrava l’idea migliore per raccontare della lontananza dell’uomo dalla natura e l’idea mi è venuta facendo escursioni in montagna. Il Plant Asterion è una enorme stabilimento tecnologico sospeso nel cielo a centinaia di metri dalla Terra che poggia su lunghe gambe d’acciaio che arrivano fino alla superficie terrestre. Ai lati dello Stabilimento, che ha una forma cilindrica, ci sono quattro ascensori che hanno il compito di spostare gli abitanti lungo tutto il Plant. Gli ascensori sono anche l’unico mezzo per ritornare sulla terra ferma. Al centro di ogni livello del Plant c’è la Ruotavia, che consente i cittadini di spostarsi circolarmente lungo tutti i livelli dello Stabilimento, dal primo al dodicesimo. La popolazione, decimata dalle ultime Catastrofi ambientali, si nutre di cibo sintetico e, a causa del poco ossigeno, è costretta a prendere due dosi giornaliere di ossigeno. Le piante e gli animali sono scomparsi, ad eccezioni di pochi animali domestici che vengono creati in laboratorio su specifica richiesta degli abitanti. Il clima varia velocemente e sono frequentissime le piogge acide che impongono l’uso di kit di protezione specifici. Il sole è sempre nascosto da una coltre di nebbia ed inquinamento. I livelli sono divisi in gerarchie e il dodicesimo livello a causa della mancanza quasi totale di cibo, di luce e di ossigeno non è accessibile alla popolazione. Al dodicesimo livello ci sono le Due Paludi, un luogo oscuro dove si accumulano gli acquitrini di piogge acide e i detriti e dove non giunge mai la luce solare. 



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