Buon Martedì, amici di penna!
Eccoci tornati con la nostra rubrica settimanale "7 Blog per un Autore" .
Oggi abbiamo, come ospite, Annalisa Cesaretti e il suo romanzo "Un Ago simile"
TRAMA:
Luigi e Marisol Porzi sono simili, ma non uguali.Nelle loro vene scorre lo stesso sangue e insieme sostengono il peso di un cognome che in quel di Colmite, il paesino in cui vivono, è garanzia di guai. Ma la vera affinità che li lega è cucita lungo le battaglie che combattono in virtù di un solo credo: la tutela dei diritti dei detenuti. Dalla cella del Gebella in cui è recluso, Luigi sceglie la via della rivendicazione; mentre sulle pagine del Gazzettino di Colmite sua nipote conduce inchieste per portare allo scoperto le malefatte del direttore dell’istituto di pena.Proprio a causa dell’ennesimo sopruso, le loro vite, prima inscindibili, si separano per sempre. A unirle ancora al di là del tempo e dello spazio, però, resta il sottile filo che gira attorno alle colpe di entrambi fino a imbastire la pelle di Marisol. E tira, si fa sentire, dal giorno del suo primo incontro con Abel, un giovane architetto finito dietro le sbarre per scontare gli errori della sua famiglia e uscito dal Gebella con la sola aspirazione di consegnare un messaggio alla nipote di Luigi Porzi. Entra nella serratura della fortezza in cui i due ragazzi hanno rinchiuso il passato e nelle loro mani diventa lo strumento con cui suturare le ferite dell’altro.Quel filo, poi, si trasforma nell’unico canale di comunicazione tra gli abitanti del penitenziario e il resto della società; e passando attraverso le crune di aghi simili tenta di rappezzare il futuro di Marisol e di Abel con il logo del sogno di Luigi: un quotidiano di informazione dal e sul carcere redatto dai detenuti.
A seguire, la nostra intervista.
L’ambientazione
AMBIENTAZIONE + IMMAGINI
Raccontaci la scelta dell’ambientazione e forniscici un’idea con delle immagini che accompagnano la descrizione.
Il Gebella è sicuramente il luogo centrale della narrazione. È il luogo di pena dove si intrecciano le sofferenze della gente reclusa.
Si trova a Colmite, un paese fittizio del centro Italia, in cui però gli abitanti tendono ad escludere dalla società chiunque sia rinchiuso in quelle celle e credono che i carcerati siano perfino fortunati dal momento che lì hanno vitto e alloggio pagati.
Eppure anche lì, dove le persone dovrebbero essere riabilitate, le cose non vanno. Qualcuno abusa del suo potere e qualche altro ne paga le conseguenze.
Altri due luoghi fondamentali sono il gazzettino in cui lavora Marisol e il gazzettino che poi nascerà per permettere ai detenuti di svolgere un'attività formativa e lavorativa. Due luoghi che all'apparenza possono sembrare simili tra loro, ma che simili in realtà non sono sia per i temi che affrontano, sia nelle finalità che li caratterizzano.
Infine c'è il parco giochi. Un luogo chiave, quello delle malefatte, da cui prende il via tutta la storia e gli intrecci che la compongono.
Questo è tutto! Mi raccomando , continuate il blogtour:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO