7 Blog per un Autore: Alessio Del Debbio










La rubrica "7 Blog per 1 Autore" oggi vi presenta il romanzo di Alessio Del Debbio, "La Guerra dei Lupi".









Ecco la nostra intervista:





L’ambientazione  





Raccontaci la scelta dell’ambientazione e forniscici un’idea con delle immagini che accompagnano la descrizione





Ciao a tutti. “La guerra dei lupi” (e il suo seguito “I Figli di Cardea”) è un romanzo urban fantasy ambientato in Toscana, in luoghi a me cari, in particolare la zona settentrionale della regione: la Versilia, Lucca e la sua piana, le Alpi Apuane e la Garfagnana, fino a spingersi sull’Appennino Tosco-Emiliano. Là, tra i boschi delle montagne, gli ulfhednar di Odino si riuniscono a Gridastadr, la loro baia sacra, un rifugio, un posto che possono chiamare casa.

Oggi vi mostro alcuni luoghi in cui si svolgono scene del romanzo.





ORECCHIELLA e PANIA DI CORFINO:









L’Orecchiella è una piccola, ma splendida località della Garfagnana, dove si trova un bel parco naturale e da cui si snodano numerosi sentieri per escursioni nelle montagne vicine. Consigliata a chi desidera passare un pomeriggio di rilassamento in mezzo alla natura, in quanto non è particolarmente frequentata.





Sopra il parco, incombe il massiccio scistoso della Pania di Corfino che, con i suoi 1600 metri di altezza, domina sull’alta valle del Serchio. Proprio qua, sulla cima del monte, si è combattuta una dura battaglia negli anni Quaranta, quando tre coraggiosi ufficianti, fuoriusciti da una congrega che non voleva credere loro, hanno fronteggiato un astuto negromante, imprigionandolo in una cripta, realizzata proprio sotto il basamento su cui si erge la croce, in cima alla Pania.





Il posto è ancora impregnato di energia magica: Ascanio la percepisce, cerca di usarla, cerca di sfruttarla, di attingere a questo potenziale energetico, per aiutare i propri cari in battaglia.





QUERCIA DELLE STREGHE:









Fuori Lucca, in località Gragnano, sorge una magnifica quercia secolare (chi dice che abbia 600 anni, chi addirittura mille!), chiamata dai lucchesi “il quercione” o “la quercia delle streghe”.





La sua particolarità sono i rami, lunghi e nodosi, che si estendono prevalentemente in orizzontale, come le braccia di un’antica divinità, perché per secoli sopra quei rami hanno camminato streghi, folletti e tutte le creature che popola(va)no i boschi e le montagne vicine. Un luogo sacro, dove i Signori dei Boschi e della Natura celebravano i loro riti. Nel romanzo, attingendo alla mitologia nordica, ho immaginato che la Quercia fosse nata all’alba dei tempi da uno dei semi di Yggdrasill, il grande albero che reggeva le sorti dei mondi, prima che questi collassassero. Ecco che la Quercia non è più soltanto un semplice albero, ma un tramite per aumentare la propria conoscenza e consapevolezza, guardando avanti, attorno e indietro.





VIAREGGIO:





La mia città. Non poteva mancare.









La città in cui vivono Ascanio, Gianni, Aurora e la loro banda di amici. Il luogo in cui si sono conosciuti, sono diventati amici, sono cresciuti assieme, prima che il sovrannaturale piombasse nelle loro vite e le sconvolgesse. Rappresenta un’ancora (come il simbolo della città) a cui aggrapparsi, quando il presente si fa complicato e insidioso, per tornare a tempi felici, a momenti più semplici, in cui la loro amicizia non era in discussione.









TRAMA: Amici da anni, Ascanio, Daniel, Marina e la loro compagnia di Viareggio non desiderano altro che trascorrere una tranquilla vacanza insieme, ma il destino ha altro in serbo per tutti loro. Gli ulfhednar di Odino sono tornati e la Garfagnana non è più un posto sicuro da quando Raul ha preso il comando del branco del Vello d’Argento. Spetta ad Ascanio, ultimo discendente di una stirpe di officianti della Madre Terra, contrastare i suoi progetti di dominio, aiutato dal suo compagno Daniel, un ulfhedinn fuggiasco che ha imparato ad apprezzare la vita tra gli uomini. Ma dietro le mire espansionistiche del violento e indegno Alfa si nasconde un’ombra antica, disposta a tutto pur di aggrapparsi alla vita. «Per questo continuiamo a provare. Per rendere onore a chi è caduto, per vincere le nostre paure e promettere a noi stessi di non fallire più.»





Proseguite con il blogtour :





LUNEDÌ – Tutto sul romanzo – IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ – Ambientazione – IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ – Cast Dream – TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ – Un messaggio da scoprire – ANIMA DI CARTA
VENERDÌ – Un’immagine che racconta – LIBERA_MENTE
SABATO – Intervista all’autore – VENTO DI LIBRI
DOMENICA – Intervista al personaggio – GLI OCCHI DEL LUPO





Al prossimo martedì!