Cari amici di penna,
in questi giorni di apprensione e preoccupazione generale, voglio innanzitutto esprimervi la mia vicinanza e il mio affetto per tutti voi che siete della zona rossa. Posso immaginare quanto sia difficile vivere questi 15 giorni di auto-quarantena, ma il nostro senso civico e morale deve prevalere su ogni nostra abitudine, paura o desiderio di evasione. Restare a casa e limitare le uscite non può essere un sacrificio così immondo, visto e considerato che restiamo nelle nostre case, al caldo, protetti, al sicuro. Restare a casa significa prima di tutto tutelare i nostri cari, perchè ciascuno di noi ha in famiglia un anziano, un parente più cagionevole di salute. Vi invito a rispettare le regole ministeriali, a non cedere al panico. Più arginiamo il virus, prima torniamo alla nostra vita di sempre. Approfittiamo di queste ferie forzate per dedicare del tempo in modo sano a vecchie abitudini, come guardare un film con nostro marito, ripescare giochi di società, leggere un buon libro. Il tempo scorre velocemente e tra qualche giorno, tutto ciò ci sembrerà solo un brutto ricordo. Restare a casa significa permettere ai malati gravi di ricevere tutte le assistenze necessarie; permette agli ospedali di non essere assediati dal sovraffollamento.
Per qualsiasi dubbio, per avere informazioni attendili, visitate esclusivamente i siti ministeriali, regionali. Non vi affidate a psuedo giornali, influencer e persone non qualificate. Se riscontrati i sintomi, chiamate il 112, il 118 o il numero verde della vostra regione. Non recatevi al pronto soccorso. Siamo una nazione forte, usciremo da tutto questo, l'importante è stare uniti.
FORZA ITALIA!
Un abbraccio a tutti voi !