Nei giorni grigi come questi, dove la luce filtra opaca attraverso le nuvole, appare tutto più piatto del solito, come se fossimo intrappolati in un cerchio senza sbocchi. Giriamo in tondo, in questa vita, affrettati nei nostri passi, alla ricerca smaniosa di qualcosa che non ci appaga mai totalmente. Ingolositi da una fame di ricchezza, di conquista che ci lascia sempre con la bocca asciutta.
Non siamo mai sazi.
Oggi, tanto per cambiare, in questi colori che non sono nè bianco nè nero, le nostre azioni si compiono un po' a rallentatore: il barista porge lentamente la tazzina di caffè al suo cliente abituale, il fruttivendolo che pulisce i cavoli seduto fuori al suo negozio, una mamma che accompagna il figlioletto a scuola...
E io, quasi immobile, procedo passo passo verso la direzione del mio cammino abituale e mi chiedo: "Quand'è che sentiremo meno desiderio di potere e più fame di amore?"