Oggi, cari lettori, vorrei proporvi un romanzo edito da Aletti Editori, di Federica Amalfitano, giovane ragazza di origine foriane (Forio, comune dell'isola d'Ischia, in provincia di Napoli). Gli occhi del lupo è un urban fantasy e per stimolare la vostra curiosità ho intervistato la nostra esordiente scrittrice.
-Ciao Federica, prima di tutto, congratulazioni per questo bellissimo traguardo. Cosa si prova ad avere tra le proprie mani il romanzo sul quale ci si è dedicati anima e corpo?
F: Grazie Gilda. Quando ho avuto il libro tra le mie mani, ho provato diverse sensazioni: una gioia incontenibile che ha contagiato l’intera casa, una soddisfazione immensa perché finalmente il mio romanzo poteva essere letto da altri e infine una forte preoccupazione perché il bello arriva adesso. Cosa ne penseranno i lettori del mio libro: piacerà o no? Sarò all’altezza della situazione? Riusciranno i protagonisti con la loro storia a lasciare qualcosa a chi li leggerà?
-Da dove nasce la tua passione per la scrittura e quali sono i tuoi generi preferiti in fatto di libri?
F: Ho sempre amato i libri e la passione per la scrittura è nata poco dopo aver letto “Eragon” di Cristopher Paolini. In seguito ho approfondito la lettura del genere fantasy con Tolkien e “Il Signore degli Anelli”. Il mio genere preferito è indubbiamente l’urban fantasy grazie a cui è nata la storia raccontata nel mio romanzo. Questi mondi in cui il paranormale la fa da padrone, mi hanno sempre colpito e quindi ho iniziato a “buttar giù” due righe.
-Cosa ti ha spinto a scrivere questa storia e quale autore, se ce n’è stato uno, ha influenzato la tua scrittura o narrazione?
F: Sono due gli autori che maggiormente hanno influenzato la mia scrittura. Prima fra tutte Maggie Stievfater e il suo romanzo “Shiver” in cui i lupi sono i protagonisti per eccellenza, anche se differenti dal branco descritto ne “Gli occhi del lupo” sia per caratteristiche di trasformazione che nella storia in se. Un’altra grande autrice è Cassandra Clare e i suoi “Shadowhunters” che riesce con la sua scrittura a farti immedesimare nella storia e spero che con il mio romanzo riesca a fare altrettanto.
-Parlaci un po’ del tuo romanzo: è rivolto a una fascia di età specifica? E raccontaci un po’ la sua trama.
F: Di solito i romanzi del genere urban fantasy sono rivolti ad un pubblico di ragazzi dagli undici ai trenta anni; “Gli occhi del lupo” è un libro che a qualsiasi età può essere letto e non c’è un limite fisso. La storia raccontata ha luogo in una piccola cittadina di nome Florence dove vive Ellen, una diciassettenne timida e impacciata. La vita monotona della ragazza viene stravolta dall’improvvisa apparizione di un branco di lupi che si stabilisce nel bosco che caratterizza il paese. Sarà una semplice coincidenza o l’arrivo del misterioso giovane Taylor ha a che fare con l’arrivo di questi pericolosi animali? Tra doppiogiochisti, segreti da custodire e battaglie senza esclusione di colpo, i destini dei due ragazzi si incroceranno presto ma la loro amicizia, che fa fatica a prendere piede, verrà minata dal padre del ragazzo decisamente contrario all’avvicinamento di Ellen a Taylor, dai Wolfers (Gran Consiglio dei licantropi) e Oder Verdana (capo clan di un branco).
-Se c’è, qual è il messaggio che hai voluto lasciare attraverso la tua narrazione?
F: “Gli occhi del lupo” è un libro che non vuole insegnare niente. Il suo scopo è quello di trasportare il lettore in un altro mondo attraverso la fantasia e legarlo ai personaggi e alla loro storia.
-Raccontaci qualche curiosità del romanzo.
F: Quando ho cominciato a scrivere il romanzo, l’avevo impostato in terza persona in modo da essere il cosiddetto narratore onnisciente che sa tutto di tutti e conosce a menadito l’intera storia. Rileggendolo però mi sono accorta che risultava piatto il racconto, non mi diceva nulla. Così ho deciso di passare alla prima persona e si è scatenato il caos più totale. Ho cominciato a riscrivere dal punto di vista di tutti i personaggi che verso la fine spuntano come dei funghi. Diciamo pure che l’impresa è stata ardua, ma alla fine sono soddisfatta di quello che sono riuscita a fare.
-C’è qualche personaggio ispirato a una persona reale della tua vita privata?
F: Penso che in ogni libro un autore lasci qualcosa della sua vita privata; può essere la descrizione di un luogo che può ricordagli casa sua o le caratteristiche fisiche e caratteriali di un personaggio che possono essere ispirate a qualcuno che conosce personalmente.
-Cosa consiglieresti a chi si affaccia da poco all’arte dello scrivere e che desidera vedere pubblicato il suo romanzo?
F: Sono ancora alle prime armi in questo ambiente ma l’unico consiglio che mi sento di dare a chi, come me, ha un libro nel cassetto è quello di provare e riprovare; non smettere mai di credere in quello che si fa. Potrebbe volerci del tempo prima che qualcuno si accorga che la nostra storia è una di quelle che vale la pena leggere, ed è per questo che non bisogna abbattersi e continuare a sperare che prima o poi il sogno di veder stampata la nostra opera arriverà.
-Grazie di essere stata così disponibile. In bocca al lupo per questa straordinaria avventura.
F: Grazie a te per questa intervista e, siccome ormai i lupi per me sono di famiglia, mi limiterò a rispondere con un “Viva il lupo”!
Spero con questa intervista di avervi ingolosito. Il libro è acquistabile come E-book su Amazon , su internet e nelle varie librerie di Ischia.