Siamo tutti ginestre, che nasciamo tra i posti più aridi, nei deserti, nelle città ombrose.
Siamo tutti ginestre... Petali che baciano le strade, steli che si radicano nei suoli più secchi, foglie che si cibano di luci opache.
Siamo tutti ginestre. Nei cuori, nelle vite delle persone, negli spazi degli sconosciuti, nei ricordi di un amico.
Il pessimismo costraddistingue la nostra epoca, costellata di crisi. Crisi sociali, crisi emotive, crisi di valori, crisi economiche, crisi familiari. E questo pessimismo sembra un martello pneumatico che ci spinge a ingoiare quel poco di speranza che albeggia tra la voglia di andare via da qui e quella di lottare per rendere questo paese, un paese migliore. La risorsa è lì, tra un tramonto che regala magie di colori e la delusione di non averlo saputo dipingere bene. Ma cosa importa...
Bisogna rinascere ancora, sbagliare, deludere, ferire, essere felici...
Bisogna trovare sempre del terreno fertile per credere ancora che si può migliorare, si può essere perdonati, si può amare ancora.
Siamo tutti ginestre... Petali che baciano le strade, steli che si radicano nei suoli più secchi, foglie che si cibano di luci opache.
Siamo tutti ginestre. Nei cuori, nelle vite delle persone, negli spazi degli sconosciuti, nei ricordi di un amico.
Il pessimismo costraddistingue la nostra epoca, costellata di crisi. Crisi sociali, crisi emotive, crisi di valori, crisi economiche, crisi familiari. E questo pessimismo sembra un martello pneumatico che ci spinge a ingoiare quel poco di speranza che albeggia tra la voglia di andare via da qui e quella di lottare per rendere questo paese, un paese migliore. La risorsa è lì, tra un tramonto che regala magie di colori e la delusione di non averlo saputo dipingere bene. Ma cosa importa...
Bisogna rinascere ancora, sbagliare, deludere, ferire, essere felici...
Bisogna trovare sempre del terreno fertile per credere ancora che si può migliorare, si può essere perdonati, si può amare ancora.