Questa settimana doppio appuntamento con la rubrica Quattro Blog per un autore e vi presento il romanzo di Michela Rivetti "La chiamata di Visnu".
Potete acquistare il libro qui: AMAZON
TRAMA: Visnu: il grande dio protettore della triade induista. Ogni qual volta che il mondo rischia di sprofondare nel male e nell’ignoranza e di perdere anche il poco bene che ancora vi alberga, egli veste panni mortali e da solo od aiutato da eroi, nasce sulla Terra per proteggerla.
Hiranyakshva, antico Asura che ha abbracciato la religione della scienza, si risveglia da un letargo di milioni di anni, determinato ad estirpare il dharma, l’etica e la morale poiché non esprimibili da una formula matematica e dunque inesistenti, a suo avviso.
Visnu, dunque, chiama antichi eroi a reincarnarsi per affiancarlo in questa nuova lotta combattuta non solo sui campi di battaglia e con armi, ma soprattutto negli animi e con la fede.
Irma, una giovane archeologa e alcuni dei suoi amici frati indiani prenderanno coscienza di chi erano nella loro vita precedente e dovranno adempiere al loro dovere, trovandosi a combattere in mezzo a Naga (uomini serpenti), Gandharva (musici e guerrieri celesti), i mostruosi e sanguinari Rakshasa e Yaksha e i Pishacha, esseri che sconvolgono le menti. Gli eroi troveranno un poco di quiete nel riflettere tra le strade odorose, gli edifici colorati e la cultura del Tamil Nadu.
La reale India del sud viene animata dalla mitologia tradizionale, in un romanzo dove nell’incontro tra culture si trova l’universalità di alcuni principi e valori.
Ecco la nostra intervista:
“UN LIBRO NON SI GIUDICA DALLA COPERTINA… O FORSE Sì?”
Come è nata la cover del tuo libro? È frutto della tua immaginazione o, nel caso il libro sia legato a una CE, hai collaborato con chi ha progettato la copertina del tuo romanzo?
La copertina di “La chiamata di Visnu” è stata realizzata da uno dei grafici della casa editrice con cui ho pubblicato, Bibliotheka. Mi è stato comunque chiesto se avessi qualche idea o richiesta particolare.Ho ritenuto fosse importante la presenza di Visnu sulla cover, in quanto questa divinità è il motore del romanzo, nonostante la sua presenza sia celata. Con il grafico ho concordato di utilizzare un’iconografia classica rivisitata con uno stile più moderno. Il resto è opera sua e sono molto soddisfatta. Nel suo insieme la cover trasmette l’idea di rapimento mistico che più di una volta coglie la protagonista.
Cosa ne pensi della famosa frase: “Un libro non si giudica dalla copertina?”. Sei d’accordo?
Per quanto riguarda la frase “un libro non si giudica dalla copertina” devo dire che sono assolutamente d’accordo. L’impatto visivo può essere molto utile per attirare l’attenzione del lettore che sta osservando uno scaffale con molti titoli, però quel che convince me ad acquistare o meno un libro è la trama. Dopo una rapida occhiata alla cover, vado subito a cercare la quarta di copertina e, se ci trovo solo citazioni senza un briciolo di trama, ripongo il libro e al più mi riprometto di cercare informazioni su internet.
È fondamentale secondo te legare l’immagine della copertina al titolo?
Che tipo di impatto potrebbe dare sul lettore e quanto un titolo accattivante sia più importante della copertina o viceversa?
In questo caso, l’immagine è strettamente legata al titolo, ma forse è un caso. Di norma, preferisco che la cover sia legata a un personaggio o un luogo o un avvenimento saliente nel romanzo, se per combinazione è calzante anche con il titolo, tanto meglio.
Titolo o cover? Mah, posso parlare solo a titolo personale poiché non credo ci sia una regola universale. La scelta di un libro da leggere è una di quelle azioni che svolgo guidata da fredda razionalità. Difficilmente acquisto un libro guidata dall’istinto o dalle emozioni che possono essere suscitate da immagini e titolo. Forse sono un po’ paurosa e a volte, piuttosto che rischiare di trovarmi a leggere qualcosa che non mi piace, preferisco tornare su un romanzo già letto oppure optare per un saggio.
[caption id="attachment_605" align="alignright" width="300"] In foto l'autrice[/caption]
La cover, come dicevo, può attirare la mia attenzione su un volume in mezzo a tanti altri; esamino poi il titolo, sperando possa darmi un’idea generale dell’argomento; se il titolo è interessante o non esplicativo, vado a leggere la trama per decidere definitivamente. Tal volta mi è anche capitato di acquistare libri dalla copertina monocroma e senza disegni. Essendo però che ognuno ha i propri gusti e le proprie prassi per decidere se acquistare un libro, penso che per un autore sia importante cura con estrema attenzione sia il titolo che la copertina e, indipendentemente dalla propria opinione, dare pari importanza ad entrambi. In fondo, lo ammetto, anche se per me la cove non è un fattore discriminante, è sempre bello avere una copertina accattivante e ben disegnata.
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TRAMA: Visnu: il grande dio protettore della triade induista. Ogni qual volta che il mondo rischia di sprofondare nel male e nell’ignoranza e di perdere anche il poco bene che ancora vi alberga, egli veste panni mortali e da solo od aiutato da eroi, nasce sulla Terra per proteggerla.
Hiranyakshva, antico Asura che ha abbracciato la religione della scienza, si risveglia da un letargo di milioni di anni, determinato ad estirpare il dharma, l’etica e la morale poiché non esprimibili da una formula matematica e dunque inesistenti, a suo avviso.
Visnu, dunque, chiama antichi eroi a reincarnarsi per affiancarlo in questa nuova lotta combattuta non solo sui campi di battaglia e con armi, ma soprattutto negli animi e con la fede.
Irma, una giovane archeologa e alcuni dei suoi amici frati indiani prenderanno coscienza di chi erano nella loro vita precedente e dovranno adempiere al loro dovere, trovandosi a combattere in mezzo a Naga (uomini serpenti), Gandharva (musici e guerrieri celesti), i mostruosi e sanguinari Rakshasa e Yaksha e i Pishacha, esseri che sconvolgono le menti. Gli eroi troveranno un poco di quiete nel riflettere tra le strade odorose, gli edifici colorati e la cultura del Tamil Nadu.
La reale India del sud viene animata dalla mitologia tradizionale, in un romanzo dove nell’incontro tra culture si trova l’universalità di alcuni principi e valori.
Ecco la nostra intervista:
“UN LIBRO NON SI GIUDICA DALLA COPERTINA… O FORSE Sì?”
Come è nata la cover del tuo libro? È frutto della tua immaginazione o, nel caso il libro sia legato a una CE, hai collaborato con chi ha progettato la copertina del tuo romanzo?
La copertina di “La chiamata di Visnu” è stata realizzata da uno dei grafici della casa editrice con cui ho pubblicato, Bibliotheka. Mi è stato comunque chiesto se avessi qualche idea o richiesta particolare.Ho ritenuto fosse importante la presenza di Visnu sulla cover, in quanto questa divinità è il motore del romanzo, nonostante la sua presenza sia celata. Con il grafico ho concordato di utilizzare un’iconografia classica rivisitata con uno stile più moderno. Il resto è opera sua e sono molto soddisfatta. Nel suo insieme la cover trasmette l’idea di rapimento mistico che più di una volta coglie la protagonista.
Cosa ne pensi della famosa frase: “Un libro non si giudica dalla copertina?”. Sei d’accordo?
Per quanto riguarda la frase “un libro non si giudica dalla copertina” devo dire che sono assolutamente d’accordo. L’impatto visivo può essere molto utile per attirare l’attenzione del lettore che sta osservando uno scaffale con molti titoli, però quel che convince me ad acquistare o meno un libro è la trama. Dopo una rapida occhiata alla cover, vado subito a cercare la quarta di copertina e, se ci trovo solo citazioni senza un briciolo di trama, ripongo il libro e al più mi riprometto di cercare informazioni su internet.
È fondamentale secondo te legare l’immagine della copertina al titolo?
Che tipo di impatto potrebbe dare sul lettore e quanto un titolo accattivante sia più importante della copertina o viceversa?
In questo caso, l’immagine è strettamente legata al titolo, ma forse è un caso. Di norma, preferisco che la cover sia legata a un personaggio o un luogo o un avvenimento saliente nel romanzo, se per combinazione è calzante anche con il titolo, tanto meglio.
Titolo o cover? Mah, posso parlare solo a titolo personale poiché non credo ci sia una regola universale. La scelta di un libro da leggere è una di quelle azioni che svolgo guidata da fredda razionalità. Difficilmente acquisto un libro guidata dall’istinto o dalle emozioni che possono essere suscitate da immagini e titolo. Forse sono un po’ paurosa e a volte, piuttosto che rischiare di trovarmi a leggere qualcosa che non mi piace, preferisco tornare su un romanzo già letto oppure optare per un saggio.
[caption id="attachment_605" align="alignright" width="300"] In foto l'autrice[/caption]
La cover, come dicevo, può attirare la mia attenzione su un volume in mezzo a tanti altri; esamino poi il titolo, sperando possa darmi un’idea generale dell’argomento; se il titolo è interessante o non esplicativo, vado a leggere la trama per decidere definitivamente. Tal volta mi è anche capitato di acquistare libri dalla copertina monocroma e senza disegni. Essendo però che ognuno ha i propri gusti e le proprie prassi per decidere se acquistare un libro, penso che per un autore sia importante cura con estrema attenzione sia il titolo che la copertina e, indipendentemente dalla propria opinione, dare pari importanza ad entrambi. In fondo, lo ammetto, anche se per me la cove non è un fattore discriminante, è sempre bello avere una copertina accattivante e ben disegnata.